La Protezione Civile ha inviato 600mila mascherine fuori standard. I medici: “Non usatele e informate chi ne è entrato in possesso”.
ROMA – 600mila mascherine fuori standard sono state inviate dalla Protezione Civile a medici e infermieri. L’allarme è stato lanciato da Filippo Anelli, presidente dell’Ordine, che ha invitato tutte le persone a non usare questi accessori.
“Le mascherine ricevute nella giornata di ieri dagli Ordini dei medici provinciali da parte della Protezione Civile, 600mila pezzi circa, non sono autorizzate per uso sanitario. Invito tutti a sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto, informando eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso“.
Borrelli: “Errore logistico”
In conferenza stampa il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha parlato di “errore logistico“. Le mascherine erano destinate alla collettività ma sono state inviate agli Ordini regionali.
Il caos delle mascherine in Italia
Caos mascherine in Italia. I dispositivi per le protezioni ai medici e agli operatori sanitari continuano a mancare con il numero delle persone in prima linea contagiate che non si ferma. Due emergenze collegate tra loro che non sembrano trovare una soluzione.
Nelle ultime ore, come evidenziato anche dall’Ordine dei Medici, sono state fornite alle Regioni 600mila mascherine che, però, non sono di uso sanitario. Un set che nei prossimi giorni sarà distribuito a farmacie per consentire l’acquisto alle persone comuni.
Di Maio: “Arrivate 30 milioni di mascherine dall’estero”
Il picco in Italia sembra essere superato ma le misure di distanziamento dovranno essere applicate per diverso tempo. Per questo il Governo è al lavoro per cercare di rendere disponibile per tutti gli italiani il materiale sanitario.
In un Question Time alla Camera il ministro degli Esteri Di Maio ha assicurato che da inizio pandemia “sono arrivate 30 milioni di mascherine, di cui 22 dalla Cina. Oggi ne arriveranno altre dalla Turchia a Pratica di Mare“. Numeri importanti anche se l’emergenza non si ferma.
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